Gemelli e allattamento

Ero stesa sul lettino e la ginecologa mi stava facendo la prima ecografia. Era una tiepida mattina di novembre non da molto avevo scoperto di essere incinta ed ero già di tre mesi. Quella mattina è stata l’unica volta che mio marito durante una visita non era al mio fianco, era via per lavoro quindi mi aveva accompagnata mia mamma.

L’ecografia procedeva benissimo, avevo già un maschietto di quasi tre anni, un vero angelo ed ero appena stata informata che nel mio grembo si stava formando una bambina. Le misure erano perfette e la visita sembrava al termine quando improvvisamente vedo uno strano sorriso sul volto della ginecologa, non mi spavento però incuriosita le chiedo subito le ragioni di quel sorriso e lei :- Non vede signora? – ed io che non capivo assolutamente nulla scuoto la testa, prosegue :- Sono due! –

Incredula scoppio in un pianto di commozione, la sorpresa la paura insomma sono assalita da mille emozioni e la prima domanda che mi pongo dopo aver saputo che anche LUI (già mi dice subito che l’altro è quasi sicuramente un maschietto!) è in ottime condizioni è la seguente : Che ne sarà di me?!!? Come farò??!!

Telefono subito a mio marito, non riesco a trattenere le lacrime e lui sentendomi piangere si spaventa talmente che quando riesco a dirgli che sono due gemelli tira un sospiro di sollievo e mi dice:- Beh meglio due che uno non sano! – Le sue parole mi rincuorano e piano piano comincio ad accarezzare l’idea.

Passano i giorni, le settimane io stavo bene e loro crescevano benissimo…ricordo bene il 1 maggio 2001, festa dei lavoratori, ero alla 38° settimana quel giorno faceva un gran caldo, ero gigantesca e non ne potevo più di quella pancia immensa. Decisa a farli nascere, quel giorno sono andata al luna park con tutta la mia famiglia, non sono salita ovviamente su nessuna giostra ma sicuramente quella camminata qualcosa deve aver fatto perché proprio quella notte sono cominciati i primi dolori….

Travaglio difficile, mi dilatavo solo stando in piedi e finalmente alle 13,30 è nata la prima, la mia dolce Matilde, poi dopo circa 45 minuti e svariate peripezie Ludovico è venuto al mondo. I parti, come tutti è stato difficile e anche dopo doloroso per via dei punti ma da subito ho voluto attaccarli al mio seno. Non ho potuto alzarmi per un paio di giorni quindi mi portavano i bambini e a turno li attaccavo al mio seno, quella per me era la prima regola. Qualcuno mi sconsigliò di allattarli, avevo perso parecchio sangue, mi sentivo debole ma la forza per allattarli non mi è mai mancata.

VOLEVO ALLATTARLI PERCHE VOLEVO DAR LORO IL MEGLIO, sentivo anche che se ci credevo davvero con la forza di Dio potevo farcela. Non è stato facile, specialmente di notte, si dormiva davvero poco, di solito si svegliavano a turno, uno dietro l’altro a volte invece si svegliavano insieme e succedeva che dovevo attaccarli insieme con l’aiuto di mio marito. Ricordo bene anche la crisi del secondo mese crescevano molto e quindi volevano essere attaccati spessissimo per farmi produrre più latte! Se non l’avessi saputo frequentando i corsi sull’allattamento avrei magari pensato che volevano attaccarsi di più perché avevo poco latte o non era nutriente(!)invece loro mi guidavano benissimo, ogni giorno era una conquista e alla fine di ogni giornata mi dicevo :Brava Isabella, un giorno in più del tuo “ buonissimo” latte, anche oggi ce l’hai fatta!

Alla fine del terzo mese le cose andavano un po’ meglio. Ero davvero felice, avevo raggiunto i tre mesi, una prima fondamentale tappa per loro. Ho continuato fino al sesto mese quando ho inserito la prima pappa, ormai era facile allattarli, erano una vera meraviglia, poi la seconda pappa ed il mio latte fino all’undicesimo mese. Che soddisfazione averli allattati, sono cresciuti benissimo, si sono ammalati pochissimo e mangiano tutto(o quasi) con gusto! Sono convinta che le mie fatiche non siano state niente in confronto a quanto io e mio marito abbiamo ricevuto. Dio ci ha fatto un dono grandissimo, abbiamo tre figli meravigliosi e i gemelli che sono completamenti diversi sia fisicamente che caratterialmente. Oggi sono passati 7 anni ed io ne ho 41 : ironia del destino sono entrata in menopausa precocemente e mi chiedo chissà se avessi cercato il terzo figlio dopo il secondo parto, di certo posso dire di essere stata davvero fortunata, perché non so se ci sarei riuscita….

Sono anche convinta che niente succede per caso “ Non si muove foglia che Dio non voglia” , auguro a chiunque mi legga ogni bene, che abbiate uno o due, o più figli !

Finché nasceranno bambini, le meraviglie del mondo supereranno sempre le brutture dei nostri tempi.