Parto gemellare e assistenza ospedaliera

Il latte ed il contatto materno sono preziosi per il piccolo appena nato e per il legame madre-figlio.

Se già nell’avvio e nella prosecuzione dell’allattamento fisiologico ci sono spesso difficoltà e problemi,

quando si ha a che fare con una patologia del neonato le cose si complicano ulteriormente,

(specialmente se si tratta di gemelli!).

Ed il latte ed il contatto materno sono ancora più preziosi per questi bimbi!

È importante che all’interno delle strutture ospedaliere venga attivato un nuovo servizio dedicato per guidare e sostenere la neomaternità e l’allattamento al seno per le mamme dei piccoli ricoverati in Patologia Neonatale, Terapia Intensiva Neonatale, Cardiochirurgia e Chirurgia Pediatrica, ecc.

 

Spesso le neomamme di bimbi prematuri o con patologie, magari alla prima esperienza di allattamento, trovano, in aggiunta a tutte quelle difficoltà che si hanno nell’allattamento fisiologico, anche quelle derivanti dalla prematurità e/o dalla patologia del loro bimbo.

Grazie alla presenza di un servizio adeguato di accoglienza (al momento del ricovero del bimbo) e di accompagnamento per la triade mamma-papà-bambino (nelle fasi successive della degenza), con l’allattamento si potrà ricreare quel legame interrotto in modo spesso brusco e drammatico.

 

Grazie a consulenze in allattamento si riuscirà ad accogliere anche la paura e la fragilità di questo momento e si darà un prezioso sostegno per favorire quella “base sicura” importante per la coppia madre-figlio: il bimbo riceverà l’alimento (ed il contatto) migliore per il suo benessere psico-fisico ed affettivo-emozionale, e la neomamma cercherà di superare quel senso di “inutilità” di fronte ai medici e alle macchine, quel senso di “colpa” sempre presente, seppur immotivato.

Grazie a questo servizio verrà infine restituito alla neomamma il ruolo di contribuire alla sopravvivenza ed al benessere del suo bimbo, favorendo al tempo stesso “la riorganizzazione di quelle grandi risorse presenti naturalmente sia nei genitori che nei neonati”.

 

Inoltre, considerando che i parti gemellari sono in continuo aumento, credo sia importante cominciare a prevedere una nuova regolamentazione di accoglienza nel caso uno dei gemelli non possa essere dimesso; non solo per venire incontro alle difficoltà logistiche-organizzative, alla fatica e al tempo impiegati per gli spostamenti dalla neomamma che si divide tra i 2 piccoli e che non è detto che debba “sceglierne uno”.

 

In quei primi, fondamentali giorni, in cui si instaura il legame di attaccamento “prerequisito per una sana crescita affettiva, psicologica, ma anche fisica” la mamma deve poter avere tutto il tempo, l’intimità e la serenità possibili e necessari a favorire un buon contatto corporeo, pelle a pelle, tra lei e i suoi bimbi che se la “contendono”.

 

Ho già inviato queste segnalazioni all’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Ospedale dove ho partorito, nella speranza che venga attivato un servizio di accoglienza a sostengo della neomaternità e dell’allattamento materno nei raparti di Patologia Neonatale, Terapia Intensiva Neonatale, Cardiochirurgia Pediatrica, ecc.

 

Una testimonianza in particolare che ho recentemente raccolto fa capire che, anche a distanza di anni, un parto prematuro, una patologia del neonato, un cesareo d'urgenza, ma anche non aver potuto tenere con sé il proprio piccolo in quei primissimi giorni così fondamentali, o non essere riuscite ad allattarlo come si avrebbe tanto voluto... può fare molto male.

 

Ecco come una mamma mi ha parlato della sua esperienza vissuta circa tre anni fa:

 "Pensa che i miei gemelli sono stati in terapia intensiva neonatale 2 mesi e mezzo...in quei momenti ero una roccia....scattavo foto...vivevo le mie giornate attaccata a quelle foto...andavo a dar loro il latte 3 volte al giorno a orari differenti perchè ricoverati in 2 stanze diverse....ce l'ho sempre fatta....una volta passato tutto...sono crollata....butterei tutte le foto...e ora ogni tanto mi assale il senso di colpa pensando che sia stata colpa mia di tutto....non ho trovato nessuno che mi abbia detto che non era vero o solo messo una mano sulla spalla per farmi coraggio....insomma....fa più male ora!!!